Il caso di Liliana Resinovich continua ad essere irrisolto. Le ultime rivelazioni di Claudio Sterpin, l’amico speciale, sanno di grave accusa.
Continuano le indagini sul caso legato alla morte di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a Trieste nel dicembre 2021 e trovata senza vita il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni. Sulla vicenda si stanno susseguendo analisi e ipotesi, anche sulla conservazione del corpo. Allo stesso tempo, alcuni dei protagonisti vicini alla vittima stanno continuando a parlare, anche in tv. A destare particolare clamore, le dichiarazioni dell’amico speciale della povera Liliana, Claudio Sterpin, rilasciate a Mattino 5, su Canale 5.
Liliana Resinovich: “L’hanno presa a bordo”
Ospite di Mattino 5, trasmissione in onda su Canale 5, l’amico speciale della Resinovich, Claudio Sterpin, ha avuto modo di rilasciare alcune dichiarazioni in merito al giorno della scomparsa della donna. In questo senso, l’uomo pare aver mosso delle pesanti accuse a Sebastiano Visintin, marito della vittima.
Parlando di Visintin, Sterpin ha detto: “Lui alle 9 del mattino aveva altro da fare e non a portare i coltelli”, ha sottolineato l’uomo facendo riferimento a dove potesse trovarsi il marito della Resinovich il giorno della scomparsa della moglie. “Banalmente. Quello è il momento in cui Liliana scompare. Lei doveva andare alla Wind alle 9 e dopo venire a casa mia. Alle 9 non è mai arrivata alla Wind perché prima, nei pressi, qualcuno l’ha presa a bordo (dell’auto ndr). Non c’è altra spiegazione: la logica nella vita è una. Lilly dove essere là e non al bar o in qualsiasi posto a quell’ora. Lui (Sebastiano ndr) a quell’ora doveva consegnare i coltelli e invece li ha consegnati la sera prima. Ma l’alibi di Sebastiano, per il giorno 14, è pieno di buchi e di cose…”.
Le telefonate ascoltate
Nel corso della puntata, però, Sterpin ha ipotizzato anche un’altra questione, ovvero che Visintin ascoltasse le telefonate della moglie: “Sebastiano stava controllando – questo è ufficiale – i telefoni di Liliana da diversi mesi”, ha detto. “Non è escluso che ascoltasse le nostre telefonate perché aveva questi famosi attrezzi… Sì, e poi ha mentito dicendo che io mi inventavo la nostra storia. Questo è talmente fuori dalla logica che non regge. Lui, diciamo così, ci stava pedinando per telefono”.